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Un divertente caso di ominimia.

Ricevo una telefonata divertita di una donna che mi dice, in inglese,  di essere davanti al portone della cantina, che vorebbe fare una degustazione  e che loro si chiamano  Bargon!

In cantina ci fanno vedere la carta di identità e, nonostante il cognome sia Bargon, si legge Bargòn!

Dopo non molto arriva Mariangela, la sorella di Roberto, cui chiediamo di farci una foto ricordo, sarà per lei  la sua prima fotografia!

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Foto ricordo con i coniugi Bargon nella cantina dell’azienda agricola “Terra di Bargòn”. Fotografa d’eccezione Mariangela!

 

 

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visita di studenti americani

 

Qualche tempo fa la Scuola Internazionale di Alta Cucina italiana Alma ci ha trovato grazie al sito che abbiamo fatto, di questo siamo orgogliosi perchè il sito è stato un lungo lavoro con Martino Buzzi di Tripodart per cercare di trasmettere in maniera sempre più precisa il senso della nostra scelta di vita e la natura molto particolare del territorio delle 5 terre.

Una prima visita è stata quella degli studenti Coreani.

Oggi riceveremo un’altra visita  questa volta saranno + di 20 studenti provenienti dagli Stati Uniti a venirci a trovare.
Per noi queste visite sono fonte di grande energia e di speranza per il futuro, per questo ci impegnamo volentieri in questi icontri.

Cerchiamo di trasmettere un orizzonte di senso abbastanza particolare che deriva dalll’incontro delle nostre due culture, quella di Roberto legata a questo territorio e la mia, Alessandra che ci è arrivata in questo territorio con un suo bagaglio culturale variegato. Insieme abbiamo scommesso che si potesse iniziare questa piccola attività, il più aperta possibile all’incontro con il variegato mondo che visita questi luoghi.

 

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Emergenza , prevenzione quale futuro?

Sono in corso due modalità di ripristino dei territorio alle Cinque Terre dopo l’alluvione, in un caso la Regione finanzia la ricostruzione dei muretti con apposito bando. Finanzia gli agricoltori che ricostruiscono i loro muretti con 94 euro al metro quadro. A Vernazza, sopra la Stazione, ieri, un elicottero ha lavorato tutto il giorno per fare un’opera di contenimento con siringhe di cemento e rete metallica. L’elicottero costa intorno ai 23 euro al minuto.

Fatte le debite proporzioni ecco quanto ci sta costando l’abbandono del territorio, l’emergenza rispetto alla prevenzione.

Per salvare questo territorio occorre salvare parte della sua cultura, in paarticolare quella del lavoro. L’unico modo per fare questo è rendere interessante, anche economicamente  per i giovani coltivare la vigna, lavoro faticoso in queste terre.

Occorre presidiare il bene comune Cinque Terre, il suo paesaggio che è frutto del lavoro come priorità assoluta.

Sviluppando una allenaza fra produttori e gestori dei servizi locali, i punti di ristoro devono, come già succede in tante altre Regioni essere i primi promotori dei prodotti locali. Solo in questo modo si può sperare di lasciare in eredità un futuro per i fgiovani. Rende certamente di più affittare le camere  e costa molta meno fatica, ma se “salta il territorio” sarà peggio per tutti.

 Occorre che i politici ad ogni livello istituzionale mettano nelle loro priorità la salvaguardia del territorio, occorre svolgere un’accurata  indagine idrogeologica del territorio e scegliere i punti da salvaguardare prioritariamente. Definire il Piano del Parco lungo linee di sviluppo zero  a protezione dell’unicità dei luoghi e favorire tutti gli interventi sostenibili legati allo sviluppo della viticoltura.

Come si potrà riuscire a far diventare queste questioni “senso comune” cultura diffusa, questa è la sfida per ognuno.