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visita di studenti americani

 

Qualche tempo fa la Scuola Internazionale di Alta Cucina italiana Alma ci ha trovato grazie al sito che abbiamo fatto, di questo siamo orgogliosi perchè il sito è stato un lungo lavoro con Martino Buzzi di Tripodart per cercare di trasmettere in maniera sempre più precisa il senso della nostra scelta di vita e la natura molto particolare del territorio delle 5 terre.

Una prima visita è stata quella degli studenti Coreani.

Oggi riceveremo un’altra visita  questa volta saranno + di 20 studenti provenienti dagli Stati Uniti a venirci a trovare.
Per noi queste visite sono fonte di grande energia e di speranza per il futuro, per questo ci impegnamo volentieri in questi icontri.

Cerchiamo di trasmettere un orizzonte di senso abbastanza particolare che deriva dalll’incontro delle nostre due culture, quella di Roberto legata a questo territorio e la mia, Alessandra che ci è arrivata in questo territorio con un suo bagaglio culturale variegato. Insieme abbiamo scommesso che si potesse iniziare questa piccola attività, il più aperta possibile all’incontro con il variegato mondo che visita questi luoghi.

 

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Terra di Bargòn a Fiori e sapori, Milano 15 aprile

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Il 15 aprile vieni a trovarci alla festa  «Fiori e Sapori» sull’alzaia del Naviglio Grande, saremo all’altezza del n. 62-66. A Milano. Ci saremo tutto il giorno, per una degustazione di solidarietà. Anche se dovesse piovere.

Con il nostro Sciacchetrà Terra di Bargòn

La Pubblica Assistenza di Riomaggiore, che ha costituito un gruppo  per la raccolta fondi per l’emergenza insieme agli altri comuni delle 5 Terre, li raccoglierà anche per la nostra degustazione.

Co noi ci saranno anche  i comuni di Monterosso e di Vernazza per far conoscere i progressi già in essere dopo la recente alluvione.

Per questo  il nostro stand si chiama: Liguria, Cinque terre di solidarietà.

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emergenza/prevenzione

Sono in corso due modalità di ripristino dei territorio alle Cinque Terre dopo l’alluvione, in un caso la Regione finanzia la ricostruzione dei muretti con apposito bando. Finanzia gli agricoltori che ricostruiscono i loro muretti con 94 euro al metro quadro.

A Vernazza, sopra la Stazione, ieri un elicottero ha lavorato tutto il giorno per fare un’opera di contenimento con siringhe di cemento e rete metallica. Sarà bruttissimo da vedere dalla stazione e forse provvisorio per questo motivo.

L’elicottero costa intorno ai 23 euro al minuto. Fatte le debite proporzioni ecco quanto ci sta costando l’abbandono del territorio, l’emergenza rispetto alla prevenzione.

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Emergenza , prevenzione quale futuro?

Sono in corso due modalità di ripristino dei territorio alle Cinque Terre dopo l’alluvione, in un caso la Regione finanzia la ricostruzione dei muretti con apposito bando. Finanzia gli agricoltori che ricostruiscono i loro muretti con 94 euro al metro quadro. A Vernazza, sopra la Stazione, ieri, un elicottero ha lavorato tutto il giorno per fare un’opera di contenimento con siringhe di cemento e rete metallica. L’elicottero costa intorno ai 23 euro al minuto.

Fatte le debite proporzioni ecco quanto ci sta costando l’abbandono del territorio, l’emergenza rispetto alla prevenzione.

Per salvare questo territorio occorre salvare parte della sua cultura, in paarticolare quella del lavoro. L’unico modo per fare questo è rendere interessante, anche economicamente  per i giovani coltivare la vigna, lavoro faticoso in queste terre.

Occorre presidiare il bene comune Cinque Terre, il suo paesaggio che è frutto del lavoro come priorità assoluta.

Sviluppando una allenaza fra produttori e gestori dei servizi locali, i punti di ristoro devono, come già succede in tante altre Regioni essere i primi promotori dei prodotti locali. Solo in questo modo si può sperare di lasciare in eredità un futuro per i fgiovani. Rende certamente di più affittare le camere  e costa molta meno fatica, ma se “salta il territorio” sarà peggio per tutti.

 Occorre che i politici ad ogni livello istituzionale mettano nelle loro priorità la salvaguardia del territorio, occorre svolgere un’accurata  indagine idrogeologica del territorio e scegliere i punti da salvaguardare prioritariamente. Definire il Piano del Parco lungo linee di sviluppo zero  a protezione dell’unicità dei luoghi e favorire tutti gli interventi sostenibili legati allo sviluppo della viticoltura.

Come si potrà riuscire a far diventare queste questioni “senso comune” cultura diffusa, questa è la sfida per ognuno.