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Frane a Vernazza

In questi giorni alcuni volontari sono stati a Vernazza per aiutare con la ricostruzione dei muretti a secco. Chi partecipa si accorge che  mancano del tutto i giovani, probabilmente perchè , come chi vive in città, anche loro hanno disimparato a sopportare la grande fatica che questi lavori comportano. Quali sono le conseguenze di questi cambiamenti? Come si potrà fare a ripristinare i ciàn se non si riescono a coinvolgere i giovani?

 

 

 

 

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Una frana a Vernazza

Da qualche tempo un gruppo di volontari va a Vernazza  per sistemare dei muretti sopra il comune.

La foto ne segnala una, fra le tante e sono proprio tante: ne sono state contate  140 .

Un lavoro immane che richiede un forte intervento delle istituzioni. Ma anche   lavorare alacremente tutti insieme per uno nuovo rapporto fra operatori del turismo e lavoratori della terra. 

Per questo occorre ri-capire a cominciare dai bambini dell scuole che il territorio coltivato, i ciàn sono veramente un bene collettivo, un bene di tutti. Dopo più generazioni che hanno  abbandonato la terra per la scarsa reddittività rispetto ad altre attività occorre  trovare i modi per rendere interessante economicamente questo lavoro antico ed importante per il benessere di tutti gli abitanti delle Cinque Terre.

Certo, sembra difficile costruire questa alleanza, ma senza questa consapevolezza è difficle che le Cinque Tetrre restino meta di un turismo così importante per la sua economia e benessere