Tradizionalmente lo Sciacchetrà, che fino a non molto poco tempo fa si chiamava “renfurzà” veniva prodotto in modeste quantità da quasi tutte le famiglie. Si beveva solo in occasoni speciali di festa come il Natale o per i matrimoni e i battesimi. Inoltre era considerato importante farne dono a dottori ed avvocati.
Si beveva alla fine del pasto con il pan dolce genovese.
Oggi i somellier ci insegnano associazioni di gusto più contrastate, di particolare interesse l’accostamento con il formaggio erborinato di capra o con le noci.