I segnali del cambiamento climatico ci sono tutti. Nel ciclo di produzione dello Sciacchetrà che seguiamo da ormai una decina d’anni un inverno così “primaverile”non si era mai visto, come pure un’estate così lunga e calda.
I segnali del cambiamento climatico ci sono tutti. Nel ciclo di produzione dello Sciacchetrà che seguiamo da ormai una decina d’anni un inverno così “primaverile”non si era mai visto, come pure un’estate così lunga e calda.
La grande diffusione di fichi d’India nelle Cinque Terre dipenda dal fatto che una volta, quando non era possibile bagnare le vigne, i frutti venivano triturati e messi in una serie di buche intorno alla vigna per fornire un minimo apporto idrico. E’ una osservazione di Fulvio, fratello di Roberto, fatta quasi per caso. Quante cose racconta questo piccolo aneddoto: in ordine casuale, l’essenzialità della vigna nell’economia locale, l’impossibilità di bagnare la vigna, la scoperta, avvenuta chissà quando di poter sfruttare la caratteristica di questo particolare frutto per le esigenze della vigna. La sua conseguente piantumazione vicino alle vigne.
Altra pianta che veniva utilizzata in funzione della protezione della vigna era la rosa che si ammala di oidio prima della vigna e che quindi veniva anch’essa piantumata, in questo caso all’inizio dei filari.
Un forte vento di tramontana nella notte: gran finale di una stagione che è stata bellissima, i grappoli sono adesso passiti al punto giusto per la sgranatura e poi la vinificazione per diventare Sciacchetrà.
Ieri, l’accastellamento dei telai, sulle cui reti sono passsiti i migliori grappoli di Vermentino, Bosco e Albarola è stato liberato da uno strato protettivo di rete
Durante la vendemmia, iniziata verso il 10 Settembre, i migliori grappoli erano stati messi a stendere nelle reti dei telai in legno. Per proteggere l’uva dall’attacco delle api l’accatellamento fu vvolto da due strati di rete; prima uno strato di rete arancione e poi, sopra questo, uno strato di rete verde più consistente.
Qui sotto, terminata la vendemmia, l’avvio della fase di passimento dei grappoli, all’aperto a Bargòn, al vento, ma non al sole.
Qui invece, l’accatellamento l’ultimo giorno di passimento all’aperto, quando la rete verde è stata tolta per un’ultima sventolata fresca ed asciutta sui grappoli ormai passiti al punto giusto.
venerdì 13 novembre 2015, dalle ore 14 alle ore 19
presso lo spazio The Mall del grattacielo Diamond Tower
Piazza Lina Bo Bardi, 1 – 20124 – Milano
Questo risultato è anche il frutto di un importante gioco di squadra dei refernti locali AIS e dei produttori locali tutti che lavorano questa terra nel solco della tradizione.
Insieme contribuiscono a tenere viva la memoria del territorio delle Cinque Terre.
La famiglia di Roberto è costituita da sei fratelli, quindi qualche nipote partecipa alla vendemmia. Fra questi Gae. Per vendemmiare Gae usa il “pagitu” che gli aveva confezionato sua madre. Un “pagitu”con una protezione speciale per proteggere il collo dal carico costituto dalla ” corba” piena di uva, peso stimato 25 kg.
In questo caso la protezione è invece molto consistente e si mantiene nel tempo come si puó vedere nelle foto che seguono. Il “pagitu” di norma veniva solo riempito di foglie.