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Trattamento delle vigne con lo zolfo in polvere, la prima fase

La preparazione dello “strumento di lavoro”.

Cosa si utilizza: prima di tutto occorre procurarsi una canna molto lunga.  Sulle sponde del rio che scorre ai piedi dei ciàn le canne crescono spontaneamente e quindi questo non è un problema.

ciclo di produzione

canneLa seconda componente è costituita da un sacchetto, con una trama larga, in questo caso è stato “dalla Gentile”, la madre dei fratelli Bonfiglio, in iuta o tela di sacco.

Nella foto qui sotto ci sono alcuni sacchetti montati su un cerchio di botte con l’intento di creare una sorta di scultura.

sacchetti di iuta per lo zolfo

Primo passo per la realizzazione del manufatto: ( in questo caso letteralmente fatto a mano!): primo,  attaccare il sacchetto sulla cima della canna (qui, con alle spalle una maschera in legno di origini incerte)IMG_1957IMG_1959

 

poi si deve mette lo zolfo in polvere nel sacchettoIMG_1971IMG_1967IMG_1966

 

Per facilitare l’uscita della povere di zolfo dal sacchetto vanno messi dei piccoli sassi.

IMG_1965

 

 

 

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Nasce l’Osservatorio del paesaggio rurale.

“Si tratta della costituzione  di un osservatorio presso il ministero per le politiche agricole  che intende censire e poi salvaguardare e, semmai recuperare quelle porzioni di territorio che, nonostante le modifiche, conservano una serie di caratteristiche storiche, sia per l’assetto, sia per le pratiche di coltura.”

dissodare la terra

 

Ne scrive su la Repubblica del 18 Febbraio 2014  Francesco Erbani.

Speriamo che il nuovo governo Renzi mantenga questo importante impegno!

terrazzamenti

Nello stesso articolo Mauro Agnoletti, membro del Comitato scientifico, sostiene che “il paesaggio agrario non è paragonabile ad un monumento, per il quale discutere se sia lecito darlo in uso ad un privato per farci degli eventi. E’ una parte di territorio che può mantenere il suo valore se è in grado di produrre cibo o anche di fare turismo mantenendo i caratteri storici, estetici ed ambientali”

Chiediamo al Parco Nazionale delle 5 terre quale politica per la salvaguardia del paesaggio intenda perseguire.

Per esempio sarebbe importante progettare un ecomuseo sia  per la raccolta di testimonianze orali sia  per la costituzione di una area  coltivata in maniera tradizionale come memoria vivente, sulla scia di tante  importanti esperienze europee in questa direzione.

legare la vite potata

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Collage fotografico Sciacchetrà; jeans, cima e cesta.

composizione-sciaccetra

composizione-sciaccetra

Questo è un primo tentativo di “collage fotografico” si tratta di trasporre in immagine fografica una tecnica per la realizzazione di opere ( di varia natura) prodotte per mezzo di sovrapposizione di carte, fotografie, oggetti, ritagli di giornale, di rivista o altro ancora. Spesso sono opere molto materiche. L’idea è dunque quella di ottenere la sovrapposizione non materialmente ma tramite uno scatto fotografico.

In questo caso la sovrapposizione è fra il nostro prodotto “finito”, ovvero lo Sciacchetrà imbottigliato ed etichettato con altri oggetti.

L’etichetta,  della  bottiglia di Sciacchetrà  sulla quale molto lavoro è stato svolto per renderla “significante“, dialoga con altri componenti.

Vecchi jeans di Roberto, con le toppe, toppe vere, cucite dalla madre, che si chiamava Gentile, negli anni 70, jeans molto consumati dal lavoro faticoso nei campi.
Che cosa rende diversi questi jeans con quelli che portano molti giovani che li comprano già scoloriti e magari con buchi ( fatti ad arte) e senza toppe?

Basta guardarli e si vede che sono diversi, il loro significante è sostanza di una storia non una reificazione.

Bottiglia e jeans sono collocati in un cesto, che ha la caratteristica di avere una parte dei suoi  bordi rinforzati con pezzi di sughero al suo interno. Si tratta di vecchie ceste che venivano usate sia per la raccolta dell’uva che per pescare (!). Infatti nel sughero ci sono ancora degli ami arruginiti. Questa ed altre ceste sono state da noi recuperate mentre si sgombrava una decina d’anni fa una vecchia cantina vicino alla marina a Riomaggiore per trasformarla in un brutto appartamento da affittare.
Un caso fra tanti.

La terza componente è una cima, forse posta nel cesto dopo l’ultima volta che è stata usata per pescare. Abbiamo trovata cesto e cima già così, un racconto nell’armonia della sua forma fuzionale ed essenziale.

Mettere insieme i quattro oggetti significa rifarsi a quella storia passata per evidenziare il legame dello Sciacchetrà con la sua storia.