La preparazione dello “strumento di lavoro”.
Cosa si utilizza: prima di tutto occorre procurarsi una canna molto lunga. Sulle sponde del rio che scorre ai piedi dei ciàn le canne crescono spontaneamente e quindi questo non è un problema.
La seconda componente è costituita da un sacchetto, con una trama larga, in questo caso è stato “dalla Gentile”, la madre dei fratelli Bonfiglio, in iuta o tela di sacco.
Nella foto qui sotto ci sono alcuni sacchetti montati su un cerchio di botte con l’intento di creare una sorta di scultura.
Primo passo per la realizzazione del manufatto: ( in questo caso letteralmente fatto a mano!): primo, attaccare il sacchetto sulla cima della canna (qui, con alle spalle una maschera in legno di origini incerte)
poi si deve mette lo zolfo in polvere nel sacchetto
Per facilitare l’uscita della povere di zolfo dal sacchetto vanno messi dei piccoli sassi.