I segnali del cambiamento climatico ci sono tutti. Nel ciclo di produzione dello Sciacchetrà che seguiamo da ormai una decina d’anni un inverno così “primaverile”non si era mai visto, come pure un’estate così lunga e calda.
I segnali del cambiamento climatico ci sono tutti. Nel ciclo di produzione dello Sciacchetrà che seguiamo da ormai una decina d’anni un inverno così “primaverile”non si era mai visto, come pure un’estate così lunga e calda.
Un forte vento di tramontana nella notte: gran finale di una stagione che è stata bellissima, i grappoli sono adesso passiti al punto giusto per la sgranatura e poi la vinificazione per diventare Sciacchetrà.
Ieri, l’accastellamento dei telai, sulle cui reti sono passsiti i migliori grappoli di Vermentino, Bosco e Albarola è stato liberato da uno strato protettivo di rete
Durante la vendemmia, iniziata verso il 10 Settembre, i migliori grappoli erano stati messi a stendere nelle reti dei telai in legno. Per proteggere l’uva dall’attacco delle api l’accatellamento fu vvolto da due strati di rete; prima uno strato di rete arancione e poi, sopra questo, uno strato di rete verde più consistente.
Qui sotto, terminata la vendemmia, l’avvio della fase di passimento dei grappoli, all’aperto a Bargòn, al vento, ma non al sole.
Qui invece, l’accatellamento l’ultimo giorno di passimento all’aperto, quando la rete verde è stata tolta per un’ultima sventolata fresca ed asciutta sui grappoli ormai passiti al punto giusto.
Annata difficile, piovosa ed umida, tanto lavoro di controllo, sfogliare, sfogliare ed ancora sfogliare. Con metodo però, occorre lasciare quelle foglie che continuano a nutrire la pianta, quelle che sono nel tralcio con il grappolo davanti al grappolo. La presenza di Gianfranco, in nostro enologo, è fondamentale, in circostanze eccezionali occorre agire con ancor maggior attenzione a tutte le variabili in gioco.
Girando per i ciàn, insieme ai grappoli si possono trovare spaventassari colorati, zucchine gigantesche…..
Questo montaggio si chiama: “dare voce a una storia”. La storia è quella della cultura del lavoro nelle Cinque Terre che ha prodotto, in un tempo lunghissimo, un paesaggio tutto coltivato a vigna solo in quanto sorretto dai muretti a secco. Coltivato, a dispetto della sua caratteristica di continuo pendio, talvolta strapiombo. Nel sito Terra di Bargon, il racconto del ciclo di produzione dello Sciacchetrà è impresso nelle immagini del lavoro di Roberto nei ciàn (terrazzamenti) nel solco della tradizione millenaria.
In questo montaggio i gesti del passato e del presente si rispecchiano e si confermano dando voce ad una storia che occorre raccontare per non perdere la memoria dei gesti di cui è composta. Gesti ed oggetti fragili.
Sciacchetrà Terra di Bargòn, dare voce a una storia from Terra di Bargòn on Vimeo.
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