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Un’ultima notte al vento per l’uva, diventerà Sciacchetrà

Un forte vento di tramontana nella notte: gran finale di una stagione che è stata bellissima, i grappoli sono adesso passiti al punto giusto per la sgranatura e poi la vinificazione per diventare Sciacchetrà.

chicchi passiti dentro l'accatastamento

Ieri, l’accastellamento dei telai, sulle cui reti sono passsiti  i migliori grappoli di Vermentino, Bosco e Albarola è stato liberato da uno strato protettivo di rete

Durante la vendemmia, iniziata verso il 10 Settembre, i migliori grappoli erano stati messi a stendere nelle reti dei telai in legno. Per proteggere l’uva dall’attacco delle api l’accatellamento fu vvolto da due strati di rete; prima uno strato di rete arancione  e poi, sopra questo, uno strato di rete verde più consistente.

Qui sotto, terminata la vendemmia, l’avvio della fase di passimento dei grappoli,  all’aperto a Bargòn, al vento, ma non al sole.

 

accastellamento concluso a fine settembre

Qui invece, l’accatellamento l’ultimo giorno di passimento all’aperto, quando la rete verde è stata tolta per un’ultima sventolata fresca ed asciutta sui grappoli ormai passiti al punto giusto.

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Preparare i telai per stendere l’uva a passire

Quando si capisce che la vendemmia si avvicina, la prima cosa da fare è quella di prepararei telai per stendere l’uva, che per l’inverno vengono messi l’uno sull’altro,  infagottati e legati contro il vento e le inetemperie.IMG_4363
Occorre smontare per pezzo per pezzo…IMG_4389
ma ecco Lucky che si mette in mezzo!!
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Appena prima della vendemmia

Annata difficile, piovosa ed umida, tanto lavoro di controllo, sfogliare, sfogliare ed ancora sfogliare. Con metodo però, occorre lasciare quelle foglie che continuano a nutrire la pianta, quelle che sono nel tralcio con il grappolo davanti al grappolo. La presenza di Gianfranco, in nostro enologo, è fondamentale, in circostanze eccezionali occorre agire con ancor maggior attenzione a tutte le variabili in gioco.

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Girando per i ciàn, insieme ai grappoli si possono trovare spaventassari colorati, zucchine gigantesche…..

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Dare voce a una storia.

Questo montaggio si chiama: “dare voce a una storia”.   La storia è quella della cultura del lavoro nelle Cinque Terre che ha prodotto, in un tempo lunghissimo, un paesaggio tutto coltivato a vigna solo in quanto sorretto dai muretti a secco. Coltivato, a dispetto della sua caratteristica di continuo pendio, talvolta strapiombo. Nel sito Terra di Bargon, il racconto del ciclo di produzione dello Sciacchetrà è impresso nelle immagini del lavoro di Roberto nei ciàn (terrazzamenti) nel solco della tradizione millenaria.
In questo montaggio i gesti del passato e del presente si rispecchiano e si confermano dando voce ad una storia che occorre raccontare per non perdere la memoria dei gesti di cui è composta. Gesti ed oggetti fragili.

Sciacchetrà Terra di Bargòn, dare voce a una storia from Terra di Bargòn on Vimeo.

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